La Commissione delle finanze del Consiglio nazionale propone a larga maggioranza di entrare in materia sul progetto del Consiglio federale e di approvarlo conformemente alla decisione del Consiglio degli Stati. Essa considera la legge necessaria in questa situazione straordinaria, poiché un’interruzione dell’energia elettrica in Svizzera provocherebbe gravi danni economici e finanziari. Condizione indispensabile per l’approvazione da parte della Commissione delle finanze è il rimborso, da parte delle società elettriche, integrale e possibilmente rapido dei prestiti ottenuti.

In occasione della sua seduta del 6 luglio 2022 la Commissione delle finanze del Consiglio nazionale (CdF-N) ha esaminato i seguenti progetti del Consiglio federale nell’ambito della procedura di corapporto:

1. Aiuti finanziari concessi a titolo sussidiario per salvare le imprese del settore dell’energia elettrica di rilevanza sistemica. Legge federale e credito d’impegno (22.031 s)

In un corapporto indirizzato alla Commissione dell’ambiente, della pianificazione del territorio e dell’energia del Consiglio nazionale (CAPTE‑N), competente per questo oggetto, con 15 voti contro 6 e 1 astensione la Commissione delle finanze sostiene la legge federale relativa ad aiuti finanziari concessi a titolo sussidiario per salvare le imprese del settore dell’energia elettrica di rilevanza sistemica (LAiSE), allineandosi alla decisione adottata dal Consiglio degli Stati nella sessione estiva 2022. Con la stessa proporzione di voti, la Commissione propone al Consiglio nazionale di approvare il credito d’impegno di 10 miliardi di franchi.

Secondo la maggioranza della CdF-N la soluzione prevista è realistica dal profilo della politica finanziaria e il rapporto costi-benefici è buono. Grazie alla concessione di mutui rimborsabili, è possibile ridurre il rischio di interruzione dell’energia elettrica senza che i contribuenti debbano sostenere costi a priori. Le grandi imprese devono contribuire con un importo forfettario annuo per la messa a disposizione dei mutui (art. 18 LAiSE) al fine di coprire i costi sostenuti dalla Confederazione per erogare la liquidità. Non agire sarebbe irresponsabile, considerati i potenziali costi che un’interruzione di corrente comporterebbe. La CdF-N considera indispensabile che le aziende elettriche siano tenute a rimborsare i mutui ottenuti. La Commissione delle finanze prevede di esaminare in dettaglio il caso di eventuali mancati rimborsi. Inoltre, qualsiasi deficit del bilancio federale straordinario dovrebbe essere nuovamente ridotto a spese dei contribuenti.

Una minoranza della Commissione respinge il progetto per motivi di politica istituzionale.

2, Vivere meglio la pensione (Iniziativa per una 13esima mensilità AVS). Iniziativa popolare (22.043 n)

In un corapporto indirizzato alla Commissione della sicurezza sociale e della sanità del Consiglio nazionale (CSSS-N), competente per questo oggetto, con 14 voti contro 8 la Commissione delle finanze propone di respingere l’iniziativa popolare per una 13esima mensilità AVS.

Anche se, di primo acchito, la rivendicazione avanzata dall’iniziativa popolare appare allettante, la maggioranza della Commissione considera problematico finanziarne l’attuazione. A suo parere, la Confederazione non sarebbe in grado di sostenere le maggiori uscite, dell’ordine di miliardi, a carico delle finanze federali già fortemente sollecitate. Per i motivi citati, non ritiene necessario elaborare un controprogetto diretto o indiretto.

Una minoranza della Commissione sostiene l’iniziativa popolare, ritenendo che le richieste in essa contenute siano molto importanti e assolutamente giustificate. Il finanziamento delle misure previste non dovrebbe rappresentare un ostacolo per un Paese ricco come la Svizzera. Un’altra minoranza è favorevole all’elaborazione di un controprogetto diretto o indiretto, che consentirebbe di compensare la tredicesima mensilità AVS con le prestazioni complementari.

3. Impiego di mezzi elettronici per l’adempimento dei compiti delle autorità. Legge federale (22.022 s)

In un corapporto indirizzato alla Commissione delle istituzioni politiche del Consiglio nazionale (CIP-N), responsabile per quest’oggetto, la Commissione delle finanze si dice favorevole alla legge federale concernente l’impiego di mezzi elettronici per l’adempimento dei compiti delle autorità (LMeCA) e alle decisioni del Consiglio degli Stati.

La digitalizzazione dell’amministrazione in tutta la Svizzera è un’operazione di grande utilità per l’economia e la società. Per la CdF-N, il progetto del Consiglio federale è dunque un primo passo che va nella giusta direzione. Altri devono però seguirne. La CdF-N ritiene che sia soprattutto necessario dotarsi di una base costituzionale che consenta alla Confederazione, nell’ambito della digitalizzazione, di emanare direttive nei confronti dei Cantoni qualora le convenzioni tra la Confederazione e i Cantoni non permettano di conseguire l’obiettivo auspicato. La Commissione delle finanze accoglie con favore il fatto che un gruppo di lavoro si stia occupando di questi aspetti. La CdF-N sostiene una pubblicazione estesa dei codici di programma dei software, che sono stati finanziati con mezzi pubblici («Open Source», art. 9), e un’applicazione integrale del principio degli Open Government Data (art. 10). Secondo la Commissione, queste due misure, rispettivamente principi, comportano un elevato beneficio per la società.

4. Imposta sul tonnellaggio applicabile alle navi. Legge federale (22.035 n)

Per la maggioranza della Commissione delle finanze l’introduzione di un’imposta sul tonnellaggio applicabile alle navi non è una necessità impellente. In un corapporto indirizzato alla Commissione dell’economia del Consiglio nazionale (CET-N), con 18 voti contro 4 esprime il proprio scetticismo nei confronti di una sovvenzione fiscale concernente uno specifico settore come questa, e ciò in considerazione delle sfide di politica finanziaria che si prospettano nei prossimi anni, della scarsa chiarezza riguardo le ripercussioni finanziarie del progetto e della situazione iniziale delicata dal profilo costituzionale. Nel caso in cui la CET-N, malgrado le riserve formulate dalla Commissione delle finanze, dovesse approvare l’introduzione di un’imposta sul tonnellaggio, la maggioranza della Commissione propone di valutare la possibilità di ritornare, per quanto riguarda le condizioni per l’assoggettamento all’imposta sul tonnellaggio, all’avamprogetto posto in consultazione dal Consiglio federale.

La minoranza della Commissione predilige il disegno presentato nel messaggio del Consiglio federale, ritenendo che l’introduzione di un’imposta sul tonnellaggio sia importante ai fini della competitività della piazza economica svizzera. Essa offrirebbe inoltre delle opportunità in termini di politica fiscale, in quanto l’insediamento di ulteriori imprese, attività e nuovi posti di lavoro potrebbe tradursi in maggiori entrate.

Presieduta dal consigliere nazionale Roland Fischer (PVL, LU), la Commissione si è riunita a Berna il 6 luglio 2022. Alla seduta erano presenti rappresentanti della CaF, del DFF, del DFI e del DATEC