Gli strumenti efficaci per affrontare l’epidemia di COVID-19 devono essere ancora messi a disposizione, soprattutto nei prossimi due inverni. A tal fine, la Commissione della sicurezza sociale e della sanità del Consiglio nazionale (CSSS-N) intende prorogare fino all’estate del 2024 determinate disposizioni della legge COVID-19, in gran parte limitata al 31 dicembre 2022. La Confederazione deve continuare ad assumere i costi dei test COVID-19.

Con 18 voti contro 5 la Commissione è entrata in materia sul progetto di proroga e modifica di determinate disposizioni della legge COVID-19 (22.046). L’obiettivo è di garantire che singoli strumenti che si sono dimostrati efficaci nella protezione della salute pubblica rimangano a disposizione della Confederazione anche se, con il ritorno alla situazione normale il 1° aprile 2022, i Cantoni hanno assunto nuovamente la responsabilità principale nella gestione dell’epidemia di COVID-19.

Secondo la Commissione, un pilastro fondamentale nella lotta contro l’epidemia di COVID-19 è un accesso facile e rapido ai test COVID-19. Vista la minaccia di un aumento della circolazione del virus nei mesi invernali, dal profilo epidemiologico e organizzativo essa non intende trasferire ai Cantoni le responsabilità per il regime di test e per il finanziamento degli stessi (art. 3 cpv. 5 e 5bis, con 17 voti contro 7). In caso di abbandono dell’attuale ripartizione delle competenze, la Commissione teme un sistema con 26 diverse normative cantonali. Come il Consiglio federale, una minoranza della Commissione chiede che la Confederazione definisca la strategia dei test ancora sino a fine marzo 2023, ma che a partire dal 1° gennaio 2023 i Cantoni assumano i costi dei test.

Per quanto riguarda i punti rimanenti, la Commissione ha seguito le proposte del Consiglio federale. Sostiene in particolare le basi legali per l’emissione di certificati COVID (con 17 voti contro 6 e 1 astensione) e l’app SwissCovid (con 18 voti contro 6 e 1 astensione) nonché la prosecuzione delle misure specifiche per la protezione dei lavoratori vulnerabili, senza l’obbligo per i datori di lavoro di continuare a versare lo stipendio, qualora non siano possibili misure di protezione (con 15 voti contro 9). Non sono state contestate le misure previste per promuovere lo sviluppo di medicamenti anti-COVID-19, nonché quelle nel settore degli stranieri e dell’asilo e in caso di chiusure delle frontiere. Una minoranza propone di prorogare le misure nei settori della cultura, dei casi di rigore per le imprese, dell’indennità di perdita di guadagno, dell’assicurazione contro la disoccupazione e dell’indennità per lavoro ridotto.

Secondo la maggioranza della Commissione le basi legali riguardanti gli strumenti operativi per la gestione dell’epidemia di COVID-19 dovranno essere prorogati sino all’estate 2024 (n. II e IV, con 13 voti contro 11 e 1 astensione). Le varie minoranze ritengono invece sufficiente una proroga sino alla fine di marzo 2023 o fino all’estate del 2023 e desiderano procedere a una nuova valutazione dopo le esperienze di un inverno

La Commissione ha incaricato l’Amministrazione di esaminare come i Cantoni possano essere tenuti, in modo più vincolante, ad assicurare le riserve di capacità per coprire i picchi di attività negli ospedali. Occorrerà analizzare in particolare una disposizione secondo la quale i Cantoni inadempienti dovranno finanziare lo sviluppo delle capacità degli altri Cantoni. In occasione della prossima seduta di agosto la Commissione sentirà in proposito anche la Conferenza delle direttrici e dei direttori cantonali della sanità (CDS) e concluderà le sue deliberazioni.

Fissare un tetto per gli stipendi dei membri dei Consigli di amministrazione e delle direzioni degli assicuratori malattia

Nell’ambito dell’assicurazione malattie obbligatoria occorre limitare le remunerazioni dei membri dei Consigli di amministrazione e delle direzioni. Con il voto decisivo del suo presidente, la Commissione ha dato seguito all’Iv. Pa. Hurni. No a remunerazioni eccessive dei dirigenti delle casse malati sulle spalle degli assicurati (21.453). In una prossima fase la Commissione omologa del Consiglio degli Stati si pronuncerà in merito. Parallelamente, con 16 voti contro 9 la Commissione ha presentato una mozione (22.3866) volta a garantire che i membri delle direzioni ricevano al massimo 250 000 franchi (incluse la previdenza professionale e le prestazioni accessorie), mentre i membri dei Consigli di amministrazione un massimo di 50 000 franchi.

Ovviare alla penuria di medici anche nel settore della psichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza

La Commissione ha discusso i dettagli della normativa d’eccezione volta a evitare una penuria di medici a seguito dell’introduzione delle nuove condizioni d’autorizzazione per i medici, in vigore dall’inizio dell’anno (art. 37 cpv. 1 LAMal). Nel caso di una comprovata penuria di medici, i Cantoni devono poter autorizzare i medici di famiglia, i pediatri nonché gli psichiatri e gli psicoterapeuti dell’infanzia e dell’adolescenza, anche se queste figure professionali non hanno lavorato per tre anni nel proprio campo di specializzazione in un centro svizzero di perfezionamento riconosciuto. La Commissione ha deciso in tal senso durante la deliberazione del suo progetto preliminare di attuazione dell’Iv. Pa. Eccezioni all’obbligo di esercitare l’attività per tre anni di cui all’articolo 37 capoverso 1 LAMal in caso di comprovata penuria di medici (22.431). Essa ha inoltre precisato che tale eccezione si applica ai titolari di diplomi stranieri equivalenti. Dopo la pausa estiva si svolgerà una consultazione abbreviata sul progetto preliminare.

Ulteriori oggetti

Con due mozioni la Commissione intende promuovere la prospettiva di genere in medicina (22.3868; 22.3869). È opportuno approfondire la ricerca sulle differenze di genere e sulle malattie specificamente femminili, in modo che possano essere individuate più rapidamente e curate efficacemente. In linea di principio, la Commissione riprende quindi le richieste di due petizioni presentate dalla Sessione delle donne (21.2035; 21.2036).

Con 13 voti contro 9 e 2 astensioni la Commissione ha presentato un postulato per il finanziamento dell’assistenza alle persone affette da demenza (22.3867). Un rapporto è inteso illustrare come colmare le lacune finanziarie.

Con 15 voti contro 8 la Commissione propone di non dare seguito all’Iv. Pa. Hurni. Un assicurato deve poter contattare la sua assicurazione LAMal senza pagare una soprattassa! (21.448).

Con 13 voti contro 10 e 1 astensione la Commissione propone di non dare seguito all’Iv. Pa. Marra. Affinché le condizioni d’accesso all’aiuto sociale e le conseguenze derivanti da tale accesso non divengano fattori di ulteriore pauperizzazione (21.454). Essa rifiuta pertanto di vietare l’obbligo di rimborso dell’aiuto sociale e di uniformare gli importi della sostanza autorizzati quali riserve nonché le prestazioni di aiuto sociale per l’intera popolazione.

La Commissione ha esaminato due iniziative sulla sicurezza dell’approvvigionamento. Essa propone, rispettivamente con 14 voti contro 10 e con 17 voti contro 8, di non dare seguito né all’Iva. Pa. Bendahan. Rendere permanenti le misure legate alla sicurezza dell’approvvigionamento di materiale medico presenti nella legge Covid-19 (21.528) né all’Iv. Pa. Ct. AG. Garantire l’approvvigionamento di principi attivi essenziali, medicamenti e prodotti medici per il Paese (21.303). Secondo la Commissione queste richieste sono già adempiute con i lavori in corso della Confederazione relativi al miglioramento della sicurezza dell’approvvigionamento.

In un corapporto alla Commissione delle istituzioni politiche del Consiglio nazionale la Commissione propone, con 12 voti contro 7 e 6 astensioni, di non dare seguito all’Iv. Pa. Rüegger. Aiuto d’urgenza agli stranieri non domiciliati in Svizzera (turisti, persone in viaggio d’affari). Presa a carico da parte della Confederazione dei costi non coperti (22.422).

Con 14 voti contro 9, la Commissione respinge la mozione Mo. Burkart. Reddito da attività lucrativa indipendente nella LAVS. Valutare correttamente la deduzione degli interessi del capitale proprio impegnato nell’azienda (20.3078), poiché nella situazione attuale non vuole privare l’AVS di un substrato contributivo e indebolire la sicurezza degli indipendenti.

La Commissione propone all’unanimità di approvare la convenzione sul coordinamento della sicurezza sociale con il Regno Unito (22.032).

Con 22 voti contro 1 la Commissione propone di togliere dal ruolo l’Iv. Pa. Nantermod. Rafforzare la donazione di organi grazie alla tessera d'assicurato (18.443).

Presieduta da Albert Rösti (UDC, BE), la Commissione si è riunita il 23 e 24 giugno 2022 a Berna. A parte della seduta era presente il consigliere federale Alain Berset.