La Commissione degli affari giuridici del Consiglio degli Stati (CAG-S) ha deciso, con 6 voti contro 5 e 1 astensione, che i fatti contestati al consigliere nazionale Fabian Molina non avevano un nesso diretto tra l’attività e la condizione di consigliere nazionale. Condivide così la decisione della Commissione dell’immunità del Consiglio nazionale (CdI-N) dell’11 maggio 2022. La decisione della Commissione in merito alla richiesta del Ministero pubblico del Cantone di Zurigo (22.190) è quindi definitiva.

Il 12 febbraio 2022 il consigliere nazionale Fabian Molina è stato accusato a Zurigo di aver partecipato a una dimostrazione non autorizzata. La Commissione giunge alla conclusione che Fabian Molina non ha partecipato alla dimostrazione in modo direttamente riconducibile al suo mandato di consigliere nazionale. Poiché la sua partecipazione era avvenuta come persona privata, non si può giustificare una posizione privilegiata rispetto agli altri dimostranti.

La Commissione stabilisce che la denuncia penale contro il consigliere nazionale Fabian Molina dell’associazione «Non sei solo» era motivata da ragioni chiaramente politiche. Questo, però, non cambia nulla al suo parere sul fatto che il consigliere nazionale Fabian Molina abbia partecipato alla controversa manifestazione in qualità di persona privata. La Commissione giunge alla conclusione che nel presente caso il nesso diretto fra l’attività e la condizione di consigliere nazionale non possa essere data, perché nella dimostrazione egli non ha svolto un ruolo particolare (ad es. in qualità di oratore ufficialmente annunciato) riconducibile alla sua condizione di consigliere nazionale e distinguibile dagli altri dimostranti.

Presieduta dal consigliere agli Stati Carlo Sommaruga (PS, GE), la Commissione si è riunita a Berna il 30 giugno 2022.