Per la prima volta dopo l’aggressione russa, il 4 luglio 2022 una delegazione di parlamentari svizzeri si è intrattenuta a Lugano con deputati ucraini sullo stato del processo di riforme della Verkhovna Rada e sul suo ruolo centrale in vista della ricostruzione del Paese.

Nella fase di ricostruzione dell’Ucraina, le questioni politiche, economiche e sociali in sospeso necessiteranno di un accompagnamento stretto da parte del Parlamento, uno degli elementi fondanti della democrazia. In tale contesto, una delegazione del Parlamento ucraino si è intrattenuta con alcuni rappresentanti delle due Camere federali a margine della Conferenza sulla ripresa in Ucraina (URC2022). È la prima volta che questa conferenza annuale assume una dimensione parlamentare.

La parte ucraina ha manifestato interesse per la competenza e l’esperienza svizzere in materia di decentralizzazione e di democrazia diretta, in particolare riguardo al referendum, al funzionamento del sistema educativo svizzero e alla formazione professionale duale.

Il processo di riforma in corso in Ucraina è stato parimenti oggetto di discussione fra le due delegazioni: l’accento è stato posto su progetti di legge volti ad accrescere il potere decisionale a livello locale e a coinvolgere maggiormente la società civile nel processo di consultazione legislativo, ma anche sulla strategia anti-corruzione adottata recentemente dal Parlamento ucraino.

La presidente del Consiglio nazionale Irène Kälin (I Verdi/AG) e il suo omologo ucraino Ruslan Stefanchuk, presidente della Verkhovna Rada, hanno adottato una dichiarazione congiunta, in cui hanno individuato le priorità del Parlamento ucraino in vista della ricostruzione del Paese. Questa dichiarazione è in linea con lo spirito dei principi della “Dichiarazione di Lugano” che funge da quadro politico per il processo di ricostruzione.

A margine della Conferenza, Irène Kälin e Ruslan Stefanchuk hanno pure avuto un colloquio bilaterale. In seguito all’attribuzione all’Ucraina dello statuto di candidato all’adesione da parte dell’Unione europea, le discussioni si sono incentrate sulla roadmap del Parlamento ucraino per allinearsi all’acquis comunitario, sull’avanzamento delle riforme sotto la legge marziale attuale come pure sulle attese della Verkhovna Rada nei confronti dei Parlamenti europei. I due presidenti hanno anche discusso degli ostacoli in vista dell’adesione all’UE e del lavoro legislativo correlato, come pure delle prospettive di una ripresa del dialogo con la Russia.

La Delegazione svizzera al seguito della presidente del Consiglio nazionale Irène Kälin era composta di dieci membri del Consiglio nazionale e di sei membri del Consiglio degli Stati, rappresentanti tutti i partiti e appartenenti a diverse commissioni.

Maggiori informazioni sono disponibili al seguente indirizzo: https://www.urc2022.com/

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