La Commissione dell’energia del Consiglio nazionale intende dare un chiaro segnale a favore della stabilità del mercato dell’elettricità, avallando un meccanismo inteso a salvare le imprese del settore dell’energia elettrica di rilevanza sistemica.

Con 18 voti contro 7, la Commissione dell’ambiente, della pianificazione del territorio e dell’energia del Consiglio nazionale è entrata in materia sul disegno di legge che disciplina il meccanismo di salvataggio (22.031). Con questo chiaro voto, la Commissione intende dare un segnale forte e sostenere in tal modo il meccanismo proposto dal Consiglio federale e approvato dal Consiglio degli Stati. La legge permette di garantire una stabilità del mercato dell’elettricità e di assicurare migliori prospettive di rifinanziamento alle aziende operanti nel settore dell’elettricità e ai loro proprietari, in particolare per quanto riguarda le imprese di rilevanza sistemica.

Il meccanismo previsto deve permettere di fornire un aiuto finanziario in caso da una mancanza temporanea di liquidità legata a uno sviluppo imprevisto dei mercati. Una minoranza della Commissione si oppone all’entrata in materia: ritiene infatti che rientra nella responsabilità delle imprese acquisire la liquidità necessaria sul mercato dei capitali e in quella dei loro proprietari mettere a disposizione questi montanti.

La Commissione ha pure trattato in modo approfondito la questione riguardante la sicurezza dell’approvvigionamento elettrico per il prossimo inverno, discutendo in particolare il progetto di riserva idroelettrica. Riprenderà la discussione in occasione della sua seduta di agosto. In tale occasione proseguirà anche i suoi lavori in merito al progetto di meccanismo di salvataggio.

Entrata in materia sul controprogetto all’iniziativa biodiversità

Dopo essere stata informata dai Cantoni e da diversi gruppi di interesse sulla necessità d’intervento in merito al progetto sulla biodiversità (Iniziativa biodiversità e controprogetto indiretto del Consiglio federale; 22.025), con 15 voti contro 10 la Commissione ha deciso di entrare in materia sul controprogetto del Consiglio federale. La maggioranza della Commissione rileva il cattivo stato della biodiversità in Svizzera e sottolinea la necessità d’intervento. La perdita di biodiversità è una crisi che avanza silenziosamente e che non deve pagare le conseguenze di altre crisi, afferma la maggioranza della Commissione. È in gioco il conflitto d’interessi tra le problematiche dell’approvvigionamento energetico, della protezione climatica e della tutela della biodiversità. In sede di discussione del progetto, si dovranno trovare soluzioni che tengano conto delle diverse esigenze di questi interessi contrastanti. La maggioranza della Commissione è pure consapevole del fatto che occorrerà assolutamente fissare delle priorità.

Per la minoranza della Commissione, la sicurezza dell’approvvigionamento energetico è prioritaria. Essa teme che le misure della controproposta ostacolino la costruzione e l’ampliamento di impianti per la produzione di energia. Inoltre, l’obiettivo in materia di superfici perseguito per promuovere la biodiversità andrebbe a scapito del settore agricolo e comprometterebbe l’autosufficienza della Svizzera.

Netta adesione alla revisione della legge sulla pianificazione del territorio

La Commissione è entrata in materia all’unanimità sul disegno del Consiglio degli Stati di revisione parziale della legge sulla pianificazione del territorio (Seconda fase, LPT2; 18.077). In occasione della prima deliberazione, nel dicembre 2019, il Consiglio nazionale aveva deciso di non entrare in materia. La Commissione accoglie favorevolmente la modifica effettuata dal Consiglio degli Stati, che ha semplificato il disegno del Consiglio federale per quanto concerne le costruzioni al di fuori delle zone edificabili e ridotto la complessità delle misure proposte posizionandolo come controprogetto all’iniziativa paesaggio (21.065). Tuttavia, diverse parti hanno anche espresso critiche nei confronti di alcune disposizioni inserite dal Consiglio degli Stati, prospettando adeguamenti corrispondenti del progetto.

Più trasparenza sull’origine dell’elettricità

La Commissione sostiene inoltre all’unanimità la mozione 21.3620, la quale chiede che l’etichettatura dell’elettricità sia effettuata a scadenza trimestrale o mensile, anziché annuale come avviene attualmente. I clienti finali ne verrebbero informati. La Commissione ritiene che tale riduzione del periodo considerato per l’etichettatura costituisca un auspicabile aumento della trasparenza sull’origine dell’elettricità.

La Commissione ha infine preso atto dei risultati della consultazione riguardante il suo progetto preliminare elaborato nel quadro dell’iniziativa parlamentare 16.498 (Assoggettare le infrastrutture strategiche dell’economia energetica alla lex Koller). Essa deciderà sul seguito da dare al suo progetto in occasione di una prossima seduta. Il rapporto di valutazione della consultazione è pubblicato sul sito della Commissione.

La Commissione è stata altresì informata sui risultati della consultazione relativa all’iniziativa parlamentare sull’economia circolare (20.433). Nelle discussioni che seguiranno, rivedrà il progetto tenendo conto dei riscontri ricevuti. Anche il rapporto sui risultati della consultazione è disponibile sul sito della Commissione.

Presieduta dal consigliere nazionale Jacques Bourgeois (PLR, FR), la Commissione si è riunita a Berna il 4 e 5 luglio 2022. A parte della seduta era presente la consigliera federale Simonetta Sommaruga.